venerdì 27 maggio 2016


Biografilm Festival 2016 



Dal 10 al 20 giugno 2016 torna a Bologna il grande cinema biografico con Biografilm Festival.

Il primo evento internazionale interamente dedicato ai racconti di vita, che anche quest’anno propone un programma ricco di grandi anteprime cinematografiche, tra opere di grandi maestri e film ancora tutti da scoprire.

Il Programma


Miles Ahead
Su 10 film del CONCORSO INTERNAZIONALE, tre saranno presentati in anteprima mondiale: il malesiano Hoka Hey, l’italiano Il fiume ha sempre ragione di Silvio Soldini e un terzo film che per motivi di sicurezza sarà annunciato solo a ridosso dell’inizio del Festival. Competeranno con opere che hanno già saputo sorprendere il pubblico di importanti festival internazionali, come Olmo and the SeagullSonita e Princess Shaw. Anche in BIOGRAFILM ITALIA anteprime attesissime come Ninna nanna in prigioneIl filo dell’acqua e Goodbye DarlingI’m Off to Fight (film tutto italiano che è già stato capace di entusiasmare il pubblico americano all’anteprima mondiale al festival di Newport Beach).


The Music od Strangers
Come ogni anno, Biografilm punta a gettare uno sguardo a 360° sul mondo per raccontare la realtà contemporanea in tutte le sue sfumature. E lo fa attraverso la sezione CONTEMPORARY LIVES, che presenterà tra gli altri gli attesissimi doc Porno e Libertà, Holy Hell e A strange Love Affair with Ego e tramite le sezioni tematiche THE BRAND NEW WORLD – internet e il moderno mondo digitale raccontato dai grandi maestri del cinema, come Werner Herzog con il suo Lo and BeholdReveries of the Connected World o Alex Gibney con il tesissimo Zero Days – e NO BORDERS, sul tema dei confini geografici e del loro superamento, che presenterà tra gli altri l’imperdibile Les Sauteurs, un vero e proprio gioiello presentato in anteprima mondiale a Berlino e descritto da Joshua Oppenheimer come “un capolavoro di empatia e di immaginazione morale”.


The Space in Between

Non mancheranno gli appuntamenti con il mondo dell’arte e della musica: tra gli altri, spiccano le anteprime di The Music of StrangersYo-Yo Ma and the Silk Road Ensemble del premio Oscar Morgan Neville, del biopic su Miles Davis Miles Ahead, del documentario su Enrico Rava, Enrico Rava. Note Necessarie, del nuovo film con protagonista Marina Abramovic, The Space In Between: Marina Abramovic and Brazil e il focus speciale di buon compleanno dedicato a Christo, con una selezione di documentari firmati dai fratelli Maysles.

Porno e Libertà
Ma Biografilm non è solo documentario: molto nutrita è anche la selezione di opere di fiction, da Ma Ma con Penelope Cruz a Trois Souvenirs de ma Jeunesse, pluripremiato ai César, da Elvis & Nixon con Kevin Spacey a Maggie’s Plan con Ethan Hawke e Julianne Moore, passando per il sorprendente The Student, che sarà presentato in anteprima mondiale a Cannes e subito dopo a Biografilm.


Les Sauteurs
Si segnala infine l’omaggio che Biografilm dedicherà ad Ambulante, uno dei festival di documentario più importanti del mondo, con sede in Messico. A Bologna sarà programmata una selezione di film provenienti da questo amatissimo festival itinerante e saranno presenti come ospiti d’eccezione la direttrice di Ambulante Elena Fortes e il co-fondatore Gael Garcia Bernal, regista e attore noto anche per i suoi ruoli in No – I giorni dell’Arcobaleno, La mala educación e I diari della motocicletta.


Edward Hopper


Palazzo Fava, dal 25 marzo al 24 luglio 2016

L'Artista


C’è chi lo ritiene un narratore di storie e chi, al contrario, l’unico che ha saputo fermare l’attimo – cristallizzato nel tempo – di un panorama, come di una persona. È stato lo stesso Edward Hopper (1882-1967) – il più popolare e noto artisti americano del XX secolo – uomo schivo e taciturno, amante degli orizzonti di mare e della luce chiara del suo grande studio, a chiarire la sua poetica: “Se potessi dirlo a parole, non ci sarebbe alcun motivo per dipingere”. 

La pittura di Hopper predilige architetture nel paesaggio, strade di città, interni di case, di uffici, di teatri e di locali. Le immagini hanno colori brillanti ma non trasmettono vivacità, gli spazi sono reali ma in essi c'è qualcosa di metafisico che comunica alla spettatore un forte senso di inquietudine. Non a caso Andrè Breton, nel suo esilio a New York, lo accostava a Giorgio de Chirico in un'intervista pubblicata su View nel 1941. 

La composizione dei quadri è talora geometrizzante, sofisticato il gioco delle luci fredde, taglienti e volutamente "artificiali", sintetici i dettagli. La scena è spesso deserta, immersa nel silenzio; raramente vi è più di una figura umana, e quando ve ne è più di una, sembra emergere una drammatica estraneità e incomunicabilità tra i soggetti
La direzione dei loro sguardi o i loro atteggiamenti spesso "escono dal confine del quadro", nel senso che si rivolgono a qualcosa che lo spettatore non vede. Di lui è stato detto che sapeva "dipingere il silenzio".

Particolare spazio nelle sue opere trovano le figure femminili. Cariche di significato simbolico, assorte nei loro pensieri, con lo sguardo perduto nel vuoto o nella lettura, si offrono spesso seminude ai raggi del sole trasmettendo solitudine, attesa, inaccessibilità. Una dimensione psicoanalitica che ha permesso di intepretare meglio le emozioni dell'artista.


venerdì 20 maggio 2016


Mostra Barbie - The Icon

Il suo vero nome è Barbara Millicent Roberts, ma per tutti è solo Barbie. 


Palazzo Albergati, dal 18 maggio al 2 ottobre 2016

Definirla una bambola è riduttivo. Dopo Milano e Roma, dove la mostra ha riscosso e sta riscuotendo grande successo, il 18 maggio Barbie. The Icon inaugura a Palazzo Albergati di Bologna, dove sarà visitabile fino al 2 ottobre 2016.

Prodotta da Arthemisia Group e 24ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, con il patrocinio del Comune di Bologna e in collaborazione con Mattel, la mostra è curata da Massimiliano Capella, e nella sua tappa bolognese si è arricchita di nuovi prestiti, da alcuni pregiati modelli Vintage degli anni sessanta alle fashion Silkstone Barbie Dolls alle quali è dedicata un’inedita sezione.

Barbie. The Icon racconta l’incredibile vita di questa bambola che si è fatta interprete delle
trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia ma, a differenza di altri miti della contemporaneità che sono rimasti stritolati dal passare del tempo, ha avuto il privilegio di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario globale.

Dal giorno in cui ha debuttato al New York International Toy Fair, esattamente il 9 marzo 1959, Barbie ha intrapreso mille diverse professioni. È andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato un miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa. Soprattutto Barbie è cambiata con lo scorrere del tempo, non solo delle mode o della moda, e si è trasformata per essere sempre al passo con il mondo. Ed è diventata una vera e propria icona.

Il percorso espositivo è studiato per offrire diversi livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate per i bambini che, attraverso una serie di attività coinvolgenti, potranno approfondire la storia di Barbie.


Forbes: “La cucina dell’Emilia Romagna è la migliore del mondo”


Secondo la rivista internazionale le "grandi 5", Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, sono le città dove la cucina vanta un livello di eccezionale qualità, sia per i prodotti sia per la preparazione.


               
Il mensile Forbes ha incoronato la cucina dell’Emilia Romagna. Il periodico dedica infatti un ampio reportage alla regione Emilia Romagna, proclamandola come la regione “dove si mangia meglio nel mondo”. “Se chiedete ad un italiano dove si trova il cibo migliore, quasi sempre la riposta sarà ‘da mia madre’.
Ma se si parla di regioni la risposta più probabile sarà ‘In Emilia Romagna’, la fantastica regione del centro-nord che si trova nella fertile valle del Po”, scrive l’inviato David Rosengarten, che ha anche redatto un elenco dei ristoranti da non perdere: si va dall’Europa 92 di Modena, passando per “Il Cappero alle Mura” e “Zoello Ristorante” di Castelvetro di Modena, fino a “Trattoria dai Mugnai” e “Ponterosso”, entrambi a Monteveglio, Bologna.

giovedì 19 maggio 2016

Smell Festival 2016

La settima edizione di Smell Festival si svolge a Bologna dal 18 al 22 maggio 2016.


Bologna - dal 18 al 22 maggio 2016

Il tema scelto per quest’anno è “Magiae Naturalis“. Il titolo si rifà all’omonimo libro di Giovanni Battista Della Porta, l’umanista, scienziato, alchimista napoletano che contribuì a diffondere le tecniche di distillazione e dell’arte profumiera nel tardo rinascimento.

Il contemporaneo Giovanni Demisiani scrisse della sua opera: “Apelle imitò il colore dei fiori, ma il cespuglio verde da lui dipinto non emana odore. Giovanni Battista dipinge invece con i profumi: plasmando con la sua nobile opera ciò che sfugge all’arte.”

Partendo da questa ispirazione, la nuova edizione della rassegna intende dipingere insieme agli ospiti e al pubblico un quadro odoroso intriso di amore per la natura, curiosità scientifica e sensibilità poetica.


Il Festival


Smell Festival dell’Olfatto è la rassegna internazionale dedicata alla cultura dell’olfatto e all’arte del profumo che, dal 2010, si svolge ogni anno a Bologna alla fine di maggio offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare l’universo degli odori, scoprire prodotti di alta profumeria e accrescere le proprie capacità sensoriali.

Teatro della rassegna è la città di Bologna, associata al sapere per la presenza dell’antica Università, e al piacere grazie a una vivace vita notturna e alla solida tradizione gastronomica. Il Festival unisce queste due anime aprendo un dialogo con il patrimonio artistico e culturale della città in stretta collaborazione con Istituzione Bologna Musei.

Al Museo della Musica propone incontri con creatori di fragranze ed esperti provenienti da tutto il mondo. In collaborazione con il Corso di Specializzazione in Moda dell’Università di Bologna, organizza seminari dedicati alla creatività e alla ricerca nel settore del profumo. Insieme al MAMbo – Museo d’Arte Moderna, traccia connessioni tra arte visiva e arte olfattiva.
La crescente adesione al format da parte di pubblico e aziende, conferma il successo della sua formula: un’elegante fusione di arte, cultura ed esperienze di prodotto.


Smell Festival è promosso da Orablu associazione culturale, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Istituzione Bologna Musei e un ventaglio di partner e sponsor.

mercoledì 18 maggio 2016


Festival della Scienza Medica


Palazzo Fava, dal 19/05/2016 al 22/05/2016


Dopo il grande successo della scorsa edizione con 40.000 presenze, torna a Bologna il Festival della Scienza Medica, dedicato al tema Le età della vita.


L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae. Musei nella Città, si propone quest’anno di riflettere sulla nuova condizione umana al tempo della longevità: quante persone siamo nel corso della nostra, sperabilmente, lunga vita? Quante diverse età attraversiamo? E, se ci ammaliamo, come cambia il rapporto con la malattia nel tempo, dall’esperienza prenatale a quella della senescenza?

Moltissime saranno le declinazioni e gli approfondimenti e grande attenzione sarà riservata ai temi della medicina di prevenzione, degli screening e delle implicazioni della medicina genomica, e al ruolo che la corretta alimentazione e gli stili di vita possono avere nell’assicurare quel benessere della persona che è l’obiettivo perseguito per i suoi componenti da ogni sistema sociale avanzato.

Le conoscenze della medicina di oggi e la consapevolezza del grande cammino percorso nel passato, al servizio della salute di un domani che si percepisce come sempre più presente.
Confermata la presenza di quattro Premi Nobel:

  • BRUCE BEUTLER: Premio Nobel per la Medicina nel 2011 per le scoperte riguardanti l’attivazione dell’immunità innata.


  • AARON CIECHANOVER: Premio Nobel per la Chimica 2004 per la scoperta della degradazione delle proteine ubiquitina-dipendente.


  • TIM HUNT: Premio Nobel per la Medicina nel 2001 per ricerche riguardo al ciclo cellulare e all’attività delle cicline.


  • ERIC KANDEL: Premio Nobel per la Medicina nel 2000 per le ricerche sulle basi fisiologiche della conservazione della memoria nei neuroni.

LE ETA' DELLA VITA


Comprendere il significato evolutivo de “le età della vita” significa andare oltre l’orizzonte, che a qualcuno potrebbe sembrare già sufficientemente azzardato, della “personalizzazione della cura”. La medicina di precisione, la ricerca della diagnosi e della migliore cura per ogni singolo individuo, sono la vera sfida dei prossimi anni.

La storia dei farmaci che hanno cambiato il mondo, laboratori di sperimentazione clinica, il confronto con le medicine altre insieme alla Cina paese ospite, le sfide dei super batteri, le malattie dell’informazione, il mondo della medicina neonatale, le visite in corsia e la simulazione del rapporto con il medico di famiglia, l’alimentazione nelle diverse fasi della vita, le età del doping, le implicazioni tra Genomica e Sanità, perché non tutti invecchiamo nello stesso modo, i grandi malati nell’Arte e nella Storia.. e ancora mostre, performance teatrali, eventi a cura degli studenti, visite storiche guidate tra i portici della Vita e della Morte… e una sorpresa finale!

Una Scienza Medica non può che guardare lontano. Perché a Bologna la Medicina ha un grande futuro.
Scopri di più sul sito: www.bolognamedicina.it

martedì 17 maggio 2016


Street Art - Banksy & CO.

 
Palazzo Pepoli, dal 18/03/2016 al 26/06/2016

 

La Mostra

  

Sul finire degli anni Sessanta nuove pratiche artistiche urbane sono apparse in diverse città del mondo occidentale che, eredi delle Avanguardie storiche, hanno lentamente ridefinito la nozione di arte pubblica. 


Nasce così la street art, che discende direttamente dalla pop art e dal graffitismo, ponendosi in un panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell’arte, utilizzando la strada come luogo di ribalta e vettore comunicativo.

A decenni dalla comparsa, il fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano ha guadagnato una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea e ha portato la città di Bologna, dagli anni ottanta a oggi, ad affermarsi come punto di riferimento a livello europeo: molti artisti – da Blu, a Cuoghi Corsello – hanno scelto proprio la città Felsina per lasciare il loro segno sui muri. Dal 18 marzo 2016 questa forma d’arte è raccontata nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità nelle sale di Palazzo Pepoli – Museo della Storia di Bologna con una grande mostra intitolata Street Art – Banksy & Co. L’arte allo stato urbano.

La mostra, prodotta e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella città e Arthemisia Group, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran (curatore del Museo della Città di New York), intende spiegare il valore culturale e l’interesse artistico della street art.

Il progetto nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art, con l’obiettivo di recuperare e conservare i murales per salvarli dalla demolizione e preservarli dall’ingiuria del tempo.

Il progetto nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art, con l’obiettivo di recuperare e conservare i murales per salvarli dalla demolizione e preservarli dall’ingiuria del tempo.
(da www.mostrastreetart.it)


L'arte allo stato urbano

 

 


In cinquant’anni, writing, street art e molte espressioni artistiche affini hanno profondamente cambiato il modo di relazionarsi allo spazio urbano, grazie anche alla disponibilità di nuovi materiali industriali, come le bombolette aerosol e i pennarelli negli anni ’70 e ’80 e, di nuove tecnologie digitali, come il web e i computer a basso costo a partire dalla fine degli anni ’90.


La mostra Street Art – Banksy & Co. è un modo originale e unico per scoprire la storia dell’arte di strada nella New York degli anni ’70 e ’80, per capire che le città vivono e comunicano anche attraverso un sovrapporsi non regolato di parole e per apprezzare una selezione di opere che offrono un ampio campionario della street art degli anni 2000.

Le oltre 250 opere e i documenti, riuniti negli spazi espositivi di Palazzo Pepoli, raccontano una tappa importante della storia di Bologna e invitano i visitatori a scoprire un nuovo modo di guardare e di relazionarsi allo spazio urbano. L’evento porterà inoltre per la prima volta in Italia la collezione donata nel 1994 dal pittore statunitense Martin Wong al Museo della Città di New York.

Ma la mostra pone anche altri interrogativi: quali tracce di queste culture stiamo trasmettendo al futuro? Quali modalità e quali approcci sono da prediligere per salvaguardare questo fenomeno? Che ruolo avrà il museo in questa prospettiva? Emerge evidente l’esigenza di una ridefinizione delle politiche culturali nello spazio urbano, perché queste esperienze artistiche – oggi più di ieri – influenzano il mondo della grafica, il gusto delle persone, l’Arte intera di questo secolo.
(da: www.genusbononiae.it)




David Bowie Is (MAMbo)

  

La mostra celebra la prolifica carriera di David Bowie capace in cinque decadi di perseguire in modo duraturo l’innovazione senza mai tradire se stesso e il suo pubblico.

 

Dal 14 Luglio al 13 Novembre - Museo d'Arte Moderna (MAMBO)

Il percorso si sviluppa attraverso contenuti “multimediali” che conducono il visitatore all’interno del processo creativo del Duca Bianco e descrive come il suo lavoro abbia canalizzato i più ampi movimenti nell’ambito dell’arte, del design, del teatro e della cultura contemporanea. Il ritratto che emerge è quello di un artista capace di osservare e reinterpretare la società contemporanea con uno sguardo innovatore lasciando tracce indelebili nella cultura visiva e pop. 

I curatori della mostra Victoria Broackes e Geoffrey Marsh hanno selezionato più di 300 oggetti dell’archivio personale del musicista, che saranno visibili a Bologna.
Potete già acquistare presso la nostra reception sia i biglietti senza vincolo di fascia oraria che i biglietti a fascia oraria.

Per prenotazioni e maggiori informazioni:

lunedì 16 maggio 2016

Osteria Del Cappello

 

Osteria del Cappello, dal 1375 a due passi da Piazza Maggiore.Gli odori, i sapori e le atmosfere delle antiche osterie bolognesi.


L'osteria del Cappello", a due passi da Piazza Maggiore, riporta gli odori, i sapori e le atmosfere delle antiche osterie bolognesi in una Bologna contemporanea, viva e consapevole della sua storia.

Piatti della tradizione, pasta e dolci fatti in casa, vini del territorio, Lambrusco e birre artigianali locali, coloreranno di gusto e sapore la nuova identità dell'Osteria del Cappello.


 

Al Cappello Rosso  

        


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Even today, staying at Al Cappello means immersing yourself in an atmosphere that is cozy yet equipped with all the latest technology and refinements, where attention to details and personalized service has been forged over more than 600 years of experience.



A privilege sojourn a few steps from Piazza Maggiore, in the heart of Bologna, is the ideal starting point to explore monuments, historic markets, elegant shops, medieval streets and enchanting hidden corners, either on foot or riding one of our free bicycles.
The hotel boasts designer environments in the form of thematic rooms that were conceived and decorated by world famous artists and stage designers.

For all of our 33 rooms, which include superior and junior suites and 5 apartments, meticulous care is taken to ensure maximum comfort and a customization that meets the needs of each guest: we have Lady rooms, pet-friendly rooms, disabled access and anti-allergic rooms, adjoining and smoking rooms. In every room we offer our guests a charming space with comfortable beds, a pillow menu, flat screen televisions with international channels, free wireless internet access, a safe, mini-bar, tea & coffee facilities and comfortable bathrooms.

(AlCappelloRosso.it)